VARIE
ULTIMA ORA
CACCIA E PANDEMIA:
I CACCIATORI ITALIANI RINGRAZIANO
(20/01/2021)
UN ALTRO GRANDE UOMO DELLA CACCIA EUROPEA CI LASCIA:
LA SCOMPARSA DI GILBERT DE TURCKHEIM
(21/12/2020)
Nella giornata del 19 dicembre, improvvisamente, anche Gilbert De Turckheim ci ha lasciato, come apprendiamo da un Comunicato stampa della FACE trasmesso a tutte le Delegazioni e a tutti i suoi aderenti. Presidente della Federazione europea dei cacciatori dal 2003 al 2015 e poi suo Presidente onorario, Gilbert è stato un sincero amico dei cacciatori italiani e in particolare del nostro Past President, Giovanni Bana, col quale ha intrattenuto lunghi anni di cordiale e profondo legame di collaborazione e di affetto. Entrambi, per l’impegno inarrestabile e infaticabile profuso tanto a lungo in sede europea, condividevano il riconoscimento di Président d’Honneur, come avrebbero detto all’unisono, l’uno francese alsaziano di nascita, l’altro tanto amante della Francia ma, soprattutto, dei cacciatori e della cultura venatoria francese. Gilbert fu anche Presidente dell’ONCFS, l’omologo dell’INFS per l’Italia, e Presidente dell’OMPO, oltre ad aver ricoperto diversi ruoli nella FNC, la Federazione Nazionale dei Cacciatori. Ricordiamo con tanto piacere la sua signorilità nelle riunioni di lavoro alla FACE, la sua propositività negli incontri con la Commissione UE, i colloqui con gli europarlamentari, ma anche qualche occasione venatoria sul campo presso la sua tenuta nel cuore dell’Alsazia non distante da Strasburgo, in quella terra ricca di foreste e corsi d’acqua, regno di ungulati e di tante specie di avifauna. Sembra purtroppo che questo pessimo anno 2020 non voglia risparmiarci dispiaceri e lutti sino al suo ultimo giorno. Riposa in pace caro Gilbert, insieme ai tuoi e nostri amici e colleghi, finalmente riuniti nel sonno eterno.

CABINA DI REGIA MONDO VENATORIO: STOP AL DDL 1078 SULLA TUTELA ANIMALI
Le Associazioni venatorie riconosciute e il CNCN si rivolgono ai Senatori della Commissione Giustizia del Senato per chiedere una revisione dei disegni di legge in discussione, con l’eliminazione di tutte le norme presenti contro l’attività venatoria
(04/12/2020)
Oltre a questo, la Cabina di Regia è intervenuta da diversi mesi per sensibilizzare i senatori della Commissione Giustizia del Senato, dove è in discussione il cd pacchetto “Tutela Animali”, tra i quali è presente il Disegno di legge numero 1078, a firma del Sen. Perilli Gianluca (M5S) ed altri, dal titolo “Modifiche al codice penale, al codice di procedura penale e al codice civile, nonché altre disposizioni in materia di tutela degli animali.” Le associazioni della Cabina di Regia hanno partecipato, già nel mese di ottobre, ad un ciclo di audizioni sui ddl tutela animali presso la Commissione Giustizia del Senato, nel corso delle quali hanno evidenziato, consegnando anche documenti di approfondimento, la necessità di scindere in maniera netta ed eliminare dal provvedimento tutte le implicazioni legate all’attività venatoria.
In tale disegno di legge, infatti, sono previste numerose fattispecie che vanno di fatto a colpire in maniera pesante ma soprattutto non motivata (se non da una visione pericolosamente ideologica) tutte le attività che hanno a che fare con gli animali, comprese quelle venatorie, che non dovrebbero rientrare nell’oggetto del provvedimento.
La Cabina di regia ha chiesto pertanto ai parlamentari impegnati nel dibattito una totale riformulazione dell’impianto normativo in discussione, che necessita senza alcun dubbio di una profonda revisione per renderlo puntuale, invece di essere gravemente punitivo per l’attività venatoria, un settore che merita rispetto e non immotivate vessazioni.
ATTIVITÀ VENATORIA IN ZONA ARANCIONE
Le Associazioni venatorie scrivono alla Regione Lombardia
(28/11/2020)
Il Presidente Marco Castellani risponde alla lettera aperta che il Presidente di Arci Caccia, Piergiorgio Fassini, ha indirizzato ai Presidenti delle Associazioni venatorie nazionali riconosciute:
(21/10/2020)
VANDALISMI AI CAPANNI DI CACCIA:
BASTA FANATISMI!
(21/10/2020)
UNA POLIZZA ASSICURATIVA PER IL COVID-19
(14/10/2020)
POLIZZA ASSICURATIVA PER IL COVID
(13/10/2020)
https://www.anuu.org/public/ckeditor/data/20-1006-ANUU-ANDRATUTTOBENE-per-te_flyer.pdf
OPUSCOLI SULLA PESTE SUINA AFRICANA
(06/10/2020)
https://www.anuu.org/public/ckeditor/data/CAC_17_opuscoliPoster_481_2_alleg.pdf
PIOMBO: LA FACE RIBADISCE LA SUA POSIZIONE
(18/09/2020)
XCACCIA:
L’UTILISSIMA APP PER I CACCIATORI
(18/09/2020)
https://www.anuu.org/public/ckeditor/data/Volantino-ANUU-2020.pdf
SICUREZZA CACCIA E COVID
(11/09/2020)
https://www.anuu.org/public/ckeditor/data/OPUSCOLO-SICUREZZA-Caccia-e-COVID-19.pdf
UNA BUONA ANNATA?
(05/08/2020)

ARRIVEDERCI, CARO BRUNO
(23/07/2020)

UNO SPECIALE DEDICATO ALL’AVVOCATO GIOVANNI BANA
(14/07/2020)

trentasei pagine dello speciale dal titolo “GIOVANNI BANA, UNA VITA PER LA CACCIA IN ITALIA E IN EUROPA”
numerose immagini raccolte durante gli anni della sua incredibile storia corredano puntualmente i testi in memoria di un cacciatore, di un avvocato, di una persona dalle doti eccezionali che non si fermava mai dinnanzi a nulla. Un guerriero che ha lottato fino all’ultimo per i suoi ideali e per la sua amata caccia, senza mai arrendersi e incarnierando molti risultati. Abbiamo voluto conferirgli questo tributo perché il suo lavoro e il suo esempio non vadano dimenticati e possano servire da spunto propulsore per chi ha in mano il futuro dei cittadini-cacciatori italiani. La speciale pubblicazione può essere scaricata in formato elettronico dal link https://www.anuu.org/public/ckeditor/data/Speciale_Giovana-Bana.pdf
IL COVID BLOCCA ANCHE IL GAME FAIR 2020
(14/07/2020)
MARIO FURIA SE N’È ANDATO
(07/07/2020)

Mario Furia ci ha lasciati. Da circa un anno le sue condizioni di salute erano diventate più critiche e purtroppo sabato 4 luglio 2020, a 89 anni, si è spento nella sua abitazione di Gorno (BG). Tra le sue amate montagne della Valle del Riso, e non solo, era molto conosciuto perché quando aveva circa 20 anni, dopo la morte del padre, aveva fatto il suo ingresso nel mondo minerario e lì vi era rimasto fino alla pensione. Nel tempo si fece strada diventando niente meno che il Segretario provinciale nel Sindacato dei minatori di Bergamo ed entrando a far parte della CECA/Comunità Europea Carbone e Acciaio. Per noi dell’ANUUMigratoristi di Bergamo è stato per molti anni lo storico Presidente provinciale (oltre che Presidente del Gruppo di Gorno, ora guidato da suo figlio Lucio), bandiera e punto di riferimento che vogliamo ricordare per la tenacia con cui ha condotto innumerevoli battaglie in difesa della Caccia. Con Mario Furia non se ve va soltanto un Amico ma una persona che ha sempre saputo dare voce e sostegno ai diritti del mondo venatorio con implacabile energia. Siamo vicini a tutti i suoi familiari nella speranza di confortarli grazie alla sua imperdibile memoria.
MEMORIA LUNGA MA A SINGHIOZZO
(18/05/2020)
Oggi, però, ho letto su Bighunter le esternazioni del Presidente di ANLC Paolo Sparvoli e del Parlamentare europeo Sergio Berlato, Presidente della Confavi, scaturite dopo le dichiarazioni del Presidente di FIDC Massimo Buconi in merito all’iniziativa assunta da Legambiente contro la caccia in braccata.
Siccome questi signori (Sparvoli e Berlato) mi tirano in ballo anche personalmente (ricordando - purtroppo a sproposito - il Protocollo di Intesa con Legambiente sottoscritto nel 2014), ritengo opportuno fornire a tutti qualche precisazione e, soprattutto, rinfrescare la memoria a qualcuno che dichiara di averla lunga ma, nei fatti, dimostra di averla lunga solo a singhiozzo o solo quando pensa possa farle comodo.
Brevemente vorrei ricordare a tutti - e in particolare a Sparvoli e Berlato - che il tanto da loro criticato Protocollo di Intesa sottoscritto con Legambiente:
1) non riguardava e non ha mai riguardato nessuna questione legata all’attività venatoria;
2) riguardava solo la programmazione di iniziative comuni volte alla conservazione degli ambienti naturali e della fauna per difendere il patrimonio faunistico dalle principali minacce ambientali, sociali ed economiche (consumo di suolo, perdita di specie e habitat, specie alloctone, crisi idrica, inquinamento, incendi, cambiamenti climatici, ecc.) e per prevenire i danni provocati dalla fauna selvatica all’ambiente e alle colture agricole;
3) ha suscitato grande interesse, attenzione e condivisione al punto che si sono sviluppate cose importantissime per i cacciatori italiani: la filiera produttiva collegata alla caccia ne ha colto l’importanza e si è attivata per sostenere concretamente ancor più ampi rapporti con altre realtà sociali interessate; si sono avvicinate le Università (Milano, Napoli, Urbino, Pollenzo, ecc.); si è avvicinata Federparchi; si è avvicinata Coldiretti; si sono elaborati e condivisi progetti comuni di grande interesse per tutti, come la Banca dati ungulati, la Filiera carne di selvaggina e Modelli di gestione faunistica; si è data visibilità mediatica, grazie ad AGI, al ruolo positivo della caccia e dei cacciatori.
Forse a Sparvoli e a Berlato questi obiettivi non interessano o pensano che non interessino ai cacciatori italiani?
Forse ritengono davvero che sia scandaloso cercare di perseguirli d’intesa con chi non ha in tasca una tessera venatoria ma una tessera ambientalista?
Forse pensano davvero che sia come cercare di mettere insieme il diavolo e l’acqua santa e temono un contagio peggiore di quello del COVID 19?
Forse pensano davvero che la caccia si difenda mantenendo le barricate tra il nostro mondo e quello ambientalista e più in generale la società tutta?
Io no: a me questi obiettivi interessano.
Non trovo scandaloso ma intelligente ed utile cercare di coinvolgere e “sfruttare” gli ambientalisti, non temo contagi, ma spero che possiamo essere noi a contagiare loro, ritengo stupide le barricate e invece opportuno cercare di integrarci davvero e a pieno titolo con la società.
Ma allora, mi chiedo, perché tornare a fomentare critiche e divisioni al nostro interno quando nel mirino dovremmo tutti avere lo stesso bersaglio, cioè chi ha sparato le solite cazzate anticaccia?
Questa si che è una politica fallimentare che ripete gli errori del passato e che necessiterebbe delle scuse.
L’unica risposta che vedo a questa domanda, anche se non mi piace per niente, è che si tratti solo di reiterate critiche strumentali volte, in realtà, solo a cercare di fare qualche tessera in più o a conquistare un po’ di consenso politico.
Noi dell’ANUUMigratoristi no.
Noi vogliamo dare un futuro alla caccia.
Non ci interessa andare a caccia di tessere, non abbiamo ambizioni politiche e nessun altro interesse generale o personale di qualsiasi natura.
Lasciamo che i cacciatori ci giudichino per il nostro lavoro e non critichiamo il lavoro degli altri, se non in occasioni come questa che prevedano la necessità di una vera e propria legittima difesa.
Io e la mia Associazione, l’ANUUMigratoristi, intendiamo solo lavorare per portare la caccia a testa alta nella società, continuando a perseguire l’obiettivo di una vera unità del mondo venatorio, continuando a sperare che il prima possibile si possa davvero riunire tutti i cacciatori italiani sotto una unica e nuova bandiera, condizione assolutamente necessaria per rafforzare la nostra capacità di stabilire solide alleanze esterne (mondo agricolo, mondo della scienza, scuole e giovani, mondo della comunicazione, mondo ambientalista), di comunicare e integrarci con la società e di sviluppare sempre più la ricerca scientifica come base credibile ed autorevole delle nostre rivendicazioni in materia di specie cacciabili, periodi di prelievo e cacce tradizionali.
Si dice che le idee camminano sulle gambe degli uomini.
Mai come in questa vicenda ciò corrisponde al vero.
Marco Castellani
Presidente ANUUMigratoristi
IMPORTANTE: SICUREZZA COVID-19
Ecco 5 regole di buona condotta indicate dalla Cabina di regia unitaria del mondo venatorio per rendere la pratica venatoria tra le più sicure rispetto ai rischi di contaminazione
(19/05/2020)
DOMENICO GRANDINI NON E’ PIU’ TRA NOI
(25/03/2020)

Massimo Zanardelli
Presidente provinciale ANUU Migratoristi Brescia
ADDIO CARISSIMO DOMENICO
Domenico Grandini, Presidente regionale della Lombardia, Consigliere nazionale e Membro del Comitato Esecutivo ANUUMigratoristi ci ha lasciati.
Ho perso così, subito dopo l'Avv. Giovanni Bana, un altro grande Amico, un altro membro della mia Famiglia associativa, un'altra persona speciale che mi ha dato tanto sul piano personale e umano.
Domenico era una persona fantastica: buono, gentile, disponibile, sempre in prima fila non solo per soddisfare qualsiasi necessità dei Suoi tantissimi soci del grande Gruppo di Concesio-Nave-Villa Carcina, di tutta la provincia di Brescia o dell'intera Lombardia, ma anche per organizzare mille altre attività sociali, culturali e ambientali, nonché per solidarietà concreta coordinando molteplici iniziative a sostegno dei più bisognosi.
Nella sua Concesio aveva saputo costruire un gruppo di amici, dirigenti e collaboratori incredibilmente attivo e unito. Un fantastico gruppo di veri Amici che ricambiavano con spontanea disponibilità quanto Domenico, altrettanto spontaneamente e generosamente, donava con la sua grande umiltà e concretezza.
Domenico era un gentiluomo nei rapporti con tutti e anche con le altre Associazioni aveva sempre saputo dialogare in modo corretto e costruttivo. E per questo tutti gli volevano bene e lo rispettavano.
A Concesio, proprio per questo clima di efficienza, generosità sociale e rispetto, il Sindaco - riconoscente per le attività di utilità sociale garantite alla collettività - qualche anno fa mise gratuitamente a disposizione delle Associazioni Venatorie, degli Alpini e delle altre Associazioni locali un'area in cui fu costruita una bellissima e moderna Sede comune, suddivisa progettualmente in base alle rispettive possibilità e necessità. Con grande generosità tutti i soci contribuirono alla costruzione donando risorse e lavoro, ognuno per la propria possibilità e professionalità.
In ogni occasione di lavoro, per riunioni o Assemblee, Domenico e il fantastico Gruppo dei suoi collaboratori, organizzavano presso la sede dei veri e propri pranzi, ospitando spesso decine e decine di persone e insieme si degustavano ottimi piatti a base di selvaggina e fantastici spiedi bresciani realizzati in loco dove non mancava tutta l'attrezzatura necessaria. Nel clima generale di amicizia e convivialita' che caratterizza il modo di essere e fare di questi amici bresciani, ha sempre brillato anche il ruolo diretto delle loro mogli, compagne, figlie e amiche, sempre con loro, sempre gentili, sempre disponibili in tutte le occasioni in cui Domenico organizzava, magari anche improvvisando o con un preavviso minimo, qualche evento con "strascico" gastronomico in sede.
Si lavorava, si cercavano soluzioni ai problemi della caccia e poi tutti insieme, amichevolmente e fraternamente, si vivevano bellissimi momenti di allegra convivialita' e amicizia. Forse "armonia" e' la parola giusta per descrivere questa realtà bresciana che Domenico incarnava così perfettamente.
Domenico affrontava ogni situazione con lungimiranza ed educazione e si faceva in quattro pur di non mancare mai ad un impegno, fosse questo a livello locale, nel Comitato Esecutivo nazionale o nelle tante riunioni che ha affrontato in Regione rappresentando la nostra Associazione sempre con stile e propositiva fermezza apprezzati e riconosciuti da tutti.
Dotato di grandissime doti di organizzatore, Domenico non si tirava mai indietro ma anzi coagulava attorno a se anche i suoi inseparabili amici e collaboratori, nonché i Presidenti degli altri Gruppi della Valle Trompia e i Presidenti di tutte le altre province della Lombardia con i quali spesso ci trovavamo nelle nostre periodiche riunioni regionali di coordinamento.
Il mio pensiero e la mia affettuosa vicinanza vanno ora alla moglie Signora Ornella, ai figli e a tutti i Suoi cari in questo momento così tragico per la Famiglia Grandini.
La stessa mia vicinanza va a tutti i suoi e miei Amici di Concesio, della Valle Trompia e di tutta Brescia che in questi anni ho conosciuto e frequentato con immenso piacere non appena mi era possibile partecipando alle mille occasioni di incontro a cui sempre mi invitavano.
Grazie Domenico per avermi dato la Tua amicizia, per avermi insegnato tanto umanamente. Grazie per tutto quello che hai fatto in tanti anni di impegno concreto e disinteressato.
Mi fa piacere ora pensarti alle prese con una bella chiacchierata con l'Avv. Giovanni Bana in un Paradiso benedetto dal trillo delle allodole e dallo zippar dei tordi.
Addio carissimo Domenico.
Il Presidente ANUU Migratoristi
Marco Castellani
LETTERA DEL PRESIDENTE CASTELLANI
(24/03/2020)
UN GRANDE ABBRACCIO A TUTTI: ANDIAMO AVANTI UNITI E DETERMINATI COME AVREBBE VOLUTO L'AVV. GIOVANNI BANA
Cari Amici,
stiamo tutti vivendo un momento tragico che non ha precedenti nella storia recente.
Siamo chiamati ad una grande prova, trovandoci catapultati in uno scenario che credevamo possibile solo in Paesi lontani, all'altro capo del mondo, oppure in qualche film di fantascienza.
Invece, ora, ci troviamo costretti a vivere questa difficile e tragica realtà dell'epidemia di COVID-19 sulla nostra pelle.
Siamo costretti a restare a casa per cercare, tutti assieme, di fermare o quantomeno rallentare l'epidemia in atto che ormai è diventata una vera e propria pandemia mondiale.
In un attimo ci siamo ritrovati tutti a vivere un incubo che pare aver cancellato non solo le nostre abitudini e i nostri stili di vita precedenti, ma anche le preoccupazioni e i problemi che "prima" ci sembravano tanto grandi e prioritari.
Ora, spaventati da questa inusuale realtà, pare tutto passato in secondo piano e ci interroghiamo sul nostro futuro, su quello dei nostri cari e in pratica sul futuro dell'intera umanità.
Questo nemico invisibile si sta portando via a migliaia soprattutto i nostri anziani, i custodi del nostro passato, dei nostri valori e delle nostre tradizioni.
Una perdita immensa, non solo per le famiglie che ne sono direttamente colpite, ma per tutta la nostra Società.
Sono orgoglioso di quanto state facendo per contribuire anche economicamente nella lotta contro questo maledetto virus e vi ringrazio per l'esempio che stiamo dando, come intero mondo venatorio italiano, di umanità e solidarietà.
Come sempre i Cacciatori sono in prima linea, mettendoci cuore, faccia e fatica.
Mi rattrista però pensare che quando ne usciremo, perché ne usciremo, saremo tutti più poveri e non solo in senso economico per gli inevitabili strascichi che si riverbereranno sull'economia mondiale, ma soprattutto saremo più poveri perché avremo perso gran parte delle radici umane che erano profondamente radicate nella nostra storia e custodivano le esperienze del nostro passato.
E, tragedia nella tragedia, anche la nostra grande Famiglia dell'ANUUMigratoristi è stata direttamente colpita: con la dipartita dell'Avv. Giovanni Bana abbiamo perso un riferimento, un faro, un Amico e per molti di noi un Padre.
Io non volevo crederci.
Sapete tutti quanto anche personalmente io fossi legato all'Avv. Bana avendo avuto la fortuna di conoscerlo e frequentarlo potendone così apprezzare in mille occasioni le Sue doti di grande Uomo, dotato di valori, umanità, sensibilità, forza e generosità senza pari, condottiero di mille battaglie sia da Avvocato che da Dirigente del mondo venatorio a livello nazionale e internazionale, sempre con il suo stile educato, gentile, signorile, ma allo stesso tempo fermo e determinato. Un vero Maestro di vita.
Lui aveva una grande attenzione per i giovani e desiderava coinvolgerli in ogni modo, anche se con il suo dinamismo, la sua passione, la sua instancabile determinazione, era sempre più attivo ed efficiente di qualsiasi giovane pur se volenteroso.
Era instancabile e scherzando ogni tanto gli dicevamo che era bionico e non umano.
Di fronte a qualsiasi difficoltà, ostacolo o impegno, Lui sfoderava sempre la Sua grinta incredibile, stimolandoci sempre a non mollare, a continuare a combattere per il bene della caccia e dei cacciatori senza mai guardare alla loro appartenenza associativa.
Ogni sforzo, diceva, va fatto per dare un domani alle nostra tradizioni venatorie e verrà un tempo in cui, finalmente, tutti capiranno quanto è stupido essere divisi tra sigle diverse quando nel cuore abbiamo tutti la stessa passione, lo stesso amore per la caccia, in tutte le sue meravigliose forme, lo stesso amore per la natura, la ruralità, il paesaggio ...
Fino al Suo ultimo respiro ha avuto a cuore questi obiettivi e pur dal Suo letto di ospedale cercava in ogni modo di contattarci per seguire l'evolversi dei problemi quotidiani e darci il Suo coraggio per affrontarli.
L'Avv. Giovanni Bana ora purtroppo ci ha lasciati, ma ha seminato profondamente in tutti noi la Sua forza e la Sua determinazione.
Ci ha lasciato in eredità l'amore e il senso di appartenenza ad una grande Associazione, l'ANUUMigratoristi, contando sul nostro impegno per portarla ancora più avanti nell'interesse non solo dei suoi soci ma di tutti i cacciatori italiani.
Il modo migliore che abbiamo per ricordarlo e onorare la Sua memoria è quello di far tesoro del Suo esempio, di assorbire i Suoi insegnamenti, di far nostre le Sue energie e di continuare a lavorare e ad impegnarci per far sempre più grande la nostra Associazione con il consueto amore e la consueta dedizione, con unità di intenti, rispetto reciproco, attenzione, amicizia, solidarietà, sincerità, disinteresse e amore.
Così Lui avrebbe voluto che ci comportassimo e io sono certo di poter contare su tutti Voi.
Me ne avete dato esempio sino ad oggi con il Vostro prezioso e quotidiano lavoro in prima linea.
Sono certo che tutti insieme, uniti nell'affettuoso ricordo dell'Avv. Giovani Bana, saremo ancora più forti e determinati nel nostro agire per il bene della Caccia italiana e dell'ANUUMigratoristi.
E Lui, l'Avv. Giovanni Bana, dall'Alto ci vedrà e ci aiuterà con il Suo bel sorriso sulle labbra.
Grazie e un grande, forte abbraccio a tutti.
IL PRESIDENTE
Marco Castellani
Bergamo, 24 marzo 2020
ARRIVEDERCI AVV. BANA
(20/03/2020)
Non scrivo queste righe per ricordare quanto la figura dell'Avv. Bana - e prima di lui quella del Padre Antonio - abbia significato per il mondo venatorio italiano e internazionale nei lunghi anni del suo impegno su mille fronti.
Non le scrivo nemmeno per ricordare quanto da Lui fatto e rappresentato ai massimi livelli in ambito professionale in Italia e nel mondo.
Queste cose sono già patrimonio pubblico e provate da mille battaglie condotte con il Suo stile educato, gentile, ma allo stesso tempo fermo e determinato.
Scrivo queste righe, invece, per comunicare la fortuna che ho avuto nel conoscere e frequentare un grande Uomo, un grandissimo Uomo, dotato di valori, umanità, sensibilità, forza e generosità senza pari. Un vero Maestro di vita.
Era il 1991 ed io - allora giovane Funzionario di Coldiretti Lombardia - un mattino vidi entrare l'Avv. Bana nei nostri Uffici perché lo attendeva il nostro Presidente, il Senatore Mario Campagnoli, che in quel periodo era anche Presidente della Commissione Agricoltura della Camera e Relatore del progetto di legge che poi diventò l'attuale legge n. 157/92.
Conoscevo l'Avv. Bana di fama, tenendomi aggiornato sui problemi del mondo venatorio leggendo le principali riviste di settore e lo riconobbi subito quando entrò in ufficio.
Quando finì il suo incontro con il Sen. Campagnoli mi feci coraggio e mi presentai.
Lui, con grande gentilezza e affabilità, mi concesse una indimenticabile chiacchierata e alla fine mi diede i riferimenti per contattarlo sia in Ufficio sia presso la sede nazionale dell'ANUUMigratoristi a Bergamo, dicendomi che c'era sempre bisogno di giovani desiderosi di impegnarsi per il futuro della caccia.
In un baleno mi ritrovai coinvolto direttamente nella frenetica vita associativa dell'ANUUMigratoristi e trascinato dal dinamismo dell'Avv. Bana iniziai a condurre mille esperienze entusiasmanti, prima dando vita al Comitato Giovani, poi come Consigliere Nazionale, Membro del Comitato Esecutivo, Vice Presidente nazionale e infine come Presidente nazionale.
La vita nell'ANUUMigratoristi era ed è come quella in una grande famiglia: nell'Associazione, infatti, sono cresciuto non solo professionalmente, ma anche umanamente e ho potuto consolidare tante vere amicizie. E questo sempre grazie all'Avv. Bana.
Eravamo nel 2010, ma già da tempo l'Avv. Bana insisteva affinché mi rendessi disponibile a candidarmi alla presidenza che Lui desiderava passasse in mano a una persona più giovane, quando cedetti alle sue pressioni e la nostra Assemblea nazionale volle farmi l'onore di sostituirlo alla guida dell'Associazione.
Diventò così il nostro "Past President", ma non smise mai di supportare tutti i nostri impegni con la consueta professionalità, competenza e costanza.
Lui aveva una grande attenzione per i giovani e desiderava coinvolgerli in ogni modo, anche se con il suo dinamismo, la sua passione, la sua instancabile determinazione, era sempre più attivo ed efficiente di qualsiasi giovane pur se volenteroso.
Quante riunioni, assemblee, convegni abbiamo vissuto assieme.
Ogni volta, alla fine dei lavori, mentre si rientrava in macchina e io guidavo, Lui continuava a lavorare scrivendo ringraziamenti, appunti, comunicazioni, relazioni che poi la Roberta trasformava subito in documenti finiti e immediatamente inviati via mail ai destinatari.
Lo stesso accadeva se si attendeva un volo in aeroporto, mentre si volava o si viaggiava in treno.
Quanti meravigliosi incontri abbiamo vissuto nello splendido Osservatorio di Arosio.
La Sua grande passione. Studiare i segreti dei migratori alati che con i suoi preziosi collaboratori instancabilmente cercava di svelare riportando tutti i dati sui suoi registri e ogni tanto sfoderando il vecchissimo registro dove, prima di Lui, suo Padre Antonio riportava dati ed eventi riguardanti l'attività dell'allora Roccolo di Arosio.
Ultimamente, proprio ad Arosio, mi faceva notare come in un dicembre di quasi cento anni fa, fece un caldo incredibile e i presenti al Roccolo pranzarono all'aperto come fosse primavera. Alla faccia dei cambiamenti climatici e del riscaldamento globale di oggi.
Era instancabile e scherzando ogni tanto gli dicevamo che era bionico e non umano.
Ci sentivamo praticamente ogni giorno e le sue telefonate erano sempre la prima e l'ultima della mia giornata.
Lui ancora oggi mi chiamava affettuosamente "Marchino", nonostante gli anni siano passati anche per me e che fisicamente non sia proprio un fuscello, ma io non sono mai riuscito a dargli del tu.
Per me era l'Avv. Bana, anche se l'affetto che provavo per lui era come quello di un figlio per il Padre.
Ora che l'Avv. Bana ci ha lasciati, dopo averci dato tanto, nello stringermi con affetto alla Sua famiglia in questo momento così tragico, lo voglio però salutare come non sono mai riuscito a fare prima: ciao Gianni. Mi mancherai, ci mancherai. Grazie di tutto e arrivederci.
Marco Castellani
Presidente nazionale
SALUTO A GIANNI BANA
(20/03/2020)

L’Avv. Giovanni Bana non è più tra noi. Ricoverato a Milano per una grave problematica polmonare, dopo diversi giorni di cure intensive e di lotta da par suo, il Presidente onorario dell’ANUUMigratoristi ha dovuto arrendersi. Classe 1937 – tra pochi giorni sarebbe stato il suo compleanno – l’Avv. Gianni se ne è andato nella sua stanza d’ospedale. In questo momento difficilissimo per tutto il Paese, nel quale le nostre abitudini di vita sono state sconvolte, non potremo nemmeno tributargli l’ultima dimostrazione di affetto, di calore e di stima che, nel corso della sua esistenza, si è quotidianamente guadagnato sul campo. Avremo tempo per ricordarlo con l’intensità e con le parole che gli sono dovute. Al momento, in quest’atmosfera irreale che ci avvolge tutti, ancor più appesantita da questo lutto, tutti noi dell’ANUUMigratoristi rivolgiamo a lui i nostri pensieri e a Maria Pia, ad Alessandra, ad Antonio e a tutti i suoi familiari un abbraccio, purtroppo solo a distanza, stringendoci forte a loro nel dolore. Che la terra ti sia lieve, Gianni carissimo.